21 Dicembre 2021 |

Piattaforma welfare aziendale: tutto ciò che c’è da sapere

In questo articolo capiremo insieme: cosa è una piattaforma welfare, come funziona, come si struttura, la diffusione in Italia e i vantaggi che può portare all’azienda.

Piattaforma welfare aziendale: tutto ciò che c’è da sapere

Una ricerca dell’Università del Sacro Cuore di Milano “Il Mercato dei Provider in Italia” ha  recentemente analizzato le aziende che in Italia hanno attivato piattaforme di Welfare e in che modalità. Lo studio ha evidenziato che principalmente quelle di grandi dimensioni hanno instaurato collaborazioni con i fornitori di servizi welfare. Parliamo del 51% delle aziende con più di 100 dipendenti, contro il 16,9 % di quelle tra i 50 ed i 99 collaboratori, ed il 32,1% delle piccole imprese.  Un dato piuttosto rilevante, considerando che esiste tutto un mondo imprenditoriale di piccole e medie imprese che potrebbero accedere a tali piattaforme e beneficiare di sgravi fiscali e allo stesso tempo fornire dei servizi utili per i dipendenti. Ma cosa intendiamo con l’espressione “piattaforma welfare aziendale”?

Una  piattaforma welfare è  un sistema di beni e servizi utili ai dipendenti di un’azienda e alle loro famiglie al fine di migliorare la loro vita sia lavorativa che extra lavorativa.

Per diversi anni i benefit che le aziende fornivano ai dipendenti sono stati soprattutto premi di produzione e buoni pasto o servizio mensa. Negli ultimi anni però si è ampliata molto l’offerta dei sostegni che l’azienda può fornire ai dipendenti grazie all’introduzione di normative che già con le leggi di stabilità del 2016, 2017 e 2018 hanno contribuito a modificare la qualità di vita lavorativa delle persone.

Benefit welfare aziendale: un circolo virtuoso tra dipendenti e azienda

Numerosi studi hanno rilevato quanto un’azienda che fornisca aiuti per rendere migliore la vita dei dipendenti, generi maggiore produttività da parte  dei lavoratori. Questi ultimi, sgravati di alcune preoccupazioni economiche e/o gestionali, quali per esempio: il costo dell’asilo nido per i figli, il sostegno per i genitori anziani o disabili, i rimborsi per le rette delle scuole, hanno migliorato la loro qualità della vita e quindi acquisito maggiore serenità e slancio che hanno messo nella loro attività lavorativa, andando così ad innescare un circolo virtuoso.

Come funziona e si struttura una piattaforma di welfare aziendale

Prima di tutto bisogna sottolineare che ogni azienda ha le sue caratteristiche e le sue necessità. I servizi ed i beni da fornire ai lavoratori dipendono dalle esigenze reali degli stessi. Solo un’attenta analisi dei bisogni dei dipendenti potrà far emergere il ventaglio di servizi che poi l’azienda potrà fornire. Come si realizza tutto ciò? Parliamo di un processo ben strutturato che richiede analisi e gestione, ricerca delle fonti economiche adeguate e l’ottimizzazione dei servizi in erogazione. Tutto ciò pertanto deve essere affidato a professionisti del settore che si occupino essenzialmente di questo con personale formato e dedicato che sia presente non solo in fase di progettazione della piattaforma ma anche nella sua gestione quotidiana. Ecco perché sono varie le piattaforme welfare disponibili e sempre più aziende si affidano a professionisti per un lavoro ben strutturato e analitico.

I fringe benefit  

Sentiamo spesso parlare di fringe benefit quando si discute di welfare aziendale. Non tutti sanno che essi sono quei benefici al di fuori della retribuzione, che vengono percepiti dal dipendente. I fringe Benefit sono «benefici accessori» alla retribuzione, ovvero elementi aggiuntivi alla busta paga che, vengono riconosciuti ai lavoratori per integrare il loro normale compenso. Possono far parte del sistema di welfare aziendale offerto dall’azienda. Tuttavia i servizi di welfare offerti dalle aziende (i cosiddetti vantaggi economici offerti dalle piattaforme di welfare) non costituiscono fringe benefit.

I servizi legati al welfare sono di varia natura e sempre in espansione perché con il mutare della società e delle sue esigenze si richiedono servizi diversificati.

Vediamo di seguito quelli raccolti dallo studio fatto dal Welfare Index PMI che indicano 12 aree di welfare aziendale e la quota in percentuale di imprese che erogano almeno un servizio:

  • Sicurezza e prevenzione degli incidenti 50,2%
  • Polizze assicurative 46%
  • Formazione per i dipendenti 45,3%
  • Conciliazione vita-lavoro, sostegno ai genitori 43,3%
  • Sanità integrativa 38,6%
  • Sostegno economico ai dipendenti 34,7%
  • Previdenza integrativa 27,6%
  • Welfare allargato alla comunità 24%
  • Sostegno ai soggetti deboli e integrazione sociale 17,1%
  • Servizi di assistenza 13,8%
  • Cultura e tempo libero 6,8%
  • Sostegno all’istruzione di figli e familiari 4,2%

I servizi più richiesti dai dipendenti

Da un’indagine condotta dall’Ipsos  su 800 lavoratori di aziende private tra i 25 e i 60 anni si è evidenziato come i benefit più erogati dalle imprese siano i buoni pasto (70%), gli strumenti hi-tech (38%) e le polizze assicurative (36%).

I servizi che però i lavoratori desiderano di più sono:

  • Con il 59% i servizi di sostegno alla famiglia (in ordine di preferenza, rimborso delle tasse scolastiche dei figli, agevolazioni sui libri di testo e sugli asili nido, cura degli anziani, baby sitter e campi estivi per i figli).
  • Con il 54% i servizi di benessere (in ordine di preferenza, rimborso delle spese mediche, viaggi ricreativi, agevolazioni per visite specialistiche, buoni per centri benessere, rimborsi per i trasporti e biglietti per attività ludiche).
  • Con il 52% i servizi legati allo shopping (in ordine di preferenza, coupon per la benzina, gift cards e regali materiali come dispositivi tecnologici e cesti di Natale).

Vantaggi per le aziende

La piattaforma per il welfare aziendale è definita come un “win – win”. In quanto è un sistema vincente per le due parti, sia per l’azienda che per i lavoratori. Il suo successo è dato principalmente dai benefici fiscali di cui le aziende possono usufruire  regolati dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) nei suoi articoli 51 e 100. Da un lato, infatti, le imprese hanno un risparmio contributivo, dall’altro i dipendenti vedono eliminate tutte le imposte a loro carico. Ciò comporta per le aziende,  nel medio e nel lungo termine, i seguenti vantaggi :

  • Risparmi sul costo del personale.
  • Diminuzione del tasso di turnover e di assenteismo.
  • Aumento della produttività.
  • Maggiore appeal sui candidati.

Insomma  una piattaforma welfare può decisamente rilanciare tutta l’azienda a patto di affidarsi a professionisti del settore. 

Per approfondire l’argomento vi consigliamo quindi di leggere questo articolo: Welfare aziendale: cos’è, novità, come aiuta aziende e dipendenti

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