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07 Luglio 2021 |

Welfare aziendale: cos’è, novità, come aiuta aziende e dipendenti

Nel corso degli anni, a partire dalla sua introduzione nella seconda metà dell’Ottocento, il welfare aziendale ha subito numerosi cambiamenti sia nella sua concezione che nella progettazione da parte delle aziende. 

Cambiamenti motivati dalla necessità di adattarsi ai tempi e alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici: oltre il lavoro, infatti, ogni persona conduce una vita diversa, con delle responsabilità economiche e familiari che l’impresa può supportare attraverso concessioni e benefit di ogni tipo.

La pandemia del 2020 ha segnato ancor di più il valore della presenza aziendale nella vita dei dipendenti: lo dimostrano le misure del welfare prese dal governo, con la legge di stabilità del welfare aziendale che ha alzato la soglia dei fringe benefit proprio per andare incontro ai bisogni dei collaboratori.

Ma torniamo un attimo indietro per capire a cosa può servire il welfare aziendale e qual è il suo riscontro sulle persone che lavorano per un’impresa, fino a capire oggi come utilizzarlo e quali soluzioni possibili possono essere offerte ai dipendenti.

Welfare aziendale: cos’è

Il welfare aziendale è una misura di supporto ai dipendenti di diversi settori lavorativi, tutti regolati dai CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro). Così come ogni categoria di lavoratori ha il suo CCNL, che regola la paga minima, i livelli professionali, i metodi di retribuzione e molto altro, allo stesso modo ogni CCNL contiene al suo interno le linee guida per la definizione del welfare aziendale.

Nelle misure del welfare rientrano diversi tipi di benefit a vantaggio dei dipendenti. Non si tratta di aiuti economici o di un aumento di stipendio, ma di formule di sostegno che permettono ai collaboratori di risparmiare sulla spesa, tramite voucher, ticket o rimborsi. 

La tipologia di servizi inclusi nel piano di welfare aziendale è elencata negli articoli nr. 51 e nr. 100 del TIUR. Tra i benefit di welfare aziendale più diffusi rientrano:

  • ticket restaurant e buoni spesa;
  • rimborsi spese mediche;
  • auto aziendale;
  • telefono aziendale;
  • servizi di supporto medico ai dipendenti;
  • fornitura di strumenti tecnologici;
  • sconti in negozi affiliati;
  • tasse scolastiche per i figli;
  • sostegno all’istruzione;
  • attività culturali e ricreative;
  • baby sitting e cura degli anziani.

Anche LianeCare è una piattaforma che può essere integrata nel piano di sostegno ai dipendenti. Sia TalkNow, il servizio di supporto psicologico per i caregiver informali che lavorano, sia CareFinder, la piattaforma che mette in comunicazione caregiver professionali e dipendenti che hanno bisogno di supporto in casa o in famiglia, sono infatti formule destinate all’inclusione nei piani di welfare aziendale.

Il significato di welfare aziendale

L’istituzione di una formula di supporto ai propri dipendenti segue una lunga presa di coscienza da parte degli amministratori delle aziende, iniziata in particolare nei paesi anglofoni (Inghilterra, Stati Uniti) subito dopo la rivoluzione industriale.

In Italia, l’imprenditore che più di tutti ha preso in considerazione le necessità dei suoi dipendenti resta Adriano Olivetti, un uomo lungimirante che ha ben capito l’importanza di instaurare un rapporto più stretto e motivato con chi lavorava per la sua azienda di macchine da scrivere.

Questa visione resta confermata anche oggi: la presenza di un programma ricco e definito di welfare aziendale migliora l’immagine dell’azienda e la sua capacità attrattiva anche verso i nuovi dipendenti, che si informano sull’esistenza e sulle attività previste nel piano di welfare ancor prima di accettare un nuovo incarico di lavoro.

Il perché è presto detto: nessun dipendente si considera oggi una mera pedina della produttività di un’azienda, ma sente la necessità di farne parte e di sentirsi attivamente creatore di un benessere a vantaggio di tutti. 

In cambio, si aspetta di ricevere un trattamento che riconosca il suo impegno e la sua proattività, attraverso un aiuto reale ai suoi impegni di vita quotidiani. In questo senso, un buon piano welfare può diventare un punto di forza immenso per le aziende che assumono nuovi collaboratori e che desiderano tenersi strette le proprie risorse.

Il Portale welfare aziendale: come funziona

Ogni azienda che predispone misure di welfare aziendale per i propri dipendenti prevede una piattaforma di accesso per richiedere o scaricare gli incentivi inclusi. LianeCare offre la possibilità di inserire in azienda un piano welfare incentrato proprio sul benessere del dipendente già caregiver informale, o alla ricerca di caregiver professionali. 

Ecco alcuni servizi inclusi nel nostro portale welfare:

  • TalkNow, il servizio di counselling psicologico che accompagna e sostiene i caregiver informali che lavorano nel superamento di temporanei momenti di difficoltà e stress emotivo, causati o aggravati dal loro ruolo di responsabilità e cura in famiglia;
  • CareFinder, la piattaforma dedicata alla ricerca di assistenti familiari e caregiver professionali tra cui badanti, babysitter e dogsitter, i cui servizi possono essere prenotati direttamente online e in maniera flessibile, su misura delle proprie esigenze.
  • CareAcademy, i percorsi di formazione specifica per ridurre e alleviare la fatica collegate al lavoro di cura dei caregiver informali. 

I servizi inclusi in LianeCare sono ad uso esclusivo di dipendenti delle aziende che hanno aderito ai nostri servizi.

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