04 Febbraio 2022 |

Work life balance: significato, cosa è come migliorarlo

Quali sono le priorità nella vita:

  • La famiglia?
  • Avere un buon lavoro?
  • La propria salute psicofisica? 

Ecco, se si è costretti a scegliere tra uno di questi ambiti al discapito di tutti gli altri, siamo in una situazione di disequilibrio.  Quando però si riesce a trovare il giusto equilibrio tra il lavoro, la propria vita familiare ed individuale, allora parliamo di work life balance.

Una vita lavorativa che quindi rispetta anche le esigenze della persona di avere tempo libero per coltivare degli hobby, stare con la propria famiglia, accrescere il proprio benessere e allo stesso tempo soddisfare la voglia di emergere nel proprio lavoro, fare carriera, lavorare con passione.

Utopia? Ebbene no, l’equilibrio tra lavoro e vita è sempre più possibile grazie anche alla lungimiranza di alcune aziende che hanno deciso di investire in welfare aziendale.

Work Life Balance, perché le aziende devono raggiungerlo e come fare

Raggiungere un buon equilibrio tra vita professionale e personale è un obiettivo importante che le imprese devono porsi per offrire innovazione e crescita alle proprie risorse e quindi essere competitive sul mercato. Basti pensare che una ricerca portata avanti negli USA, ha mostrato che con una giornata lavorativa di 5 ore per tutti i dipendenti, vi è un aumento della produttività del 21%  e un conseguente incremento del 40% dei guadagni.  Non solo, garantire un buon work life balance permette di fidelizzare i dipendenti, diminuire l’assenteismo e limitare il turnover.

Un  HR può consigliare al team aziendale di fare delle pause, può parlare apertamente della tematica del work life balance e può cercare di mettere in piedi delle strategie per costruire una cultura volta ad un corretto equilibrio vita-lavoro. In particolare i manager delle risorse umane possono agire su tre aspetti: tempo, spazio e servizi. Per quanto riguarda il tempo possono garantire la flessibilità ad esempio con l’orario scorrevole, la settimana concentrata o i contratti part-time. In merito allo spazio, con il telelavoro e lo smart working è possibile offrire ai dipendenti la possibilità di lavorare in contesti diversi rispetto al classico ufficio. Infine ci sono i servizi: ad esempio quelli di caring che consentono ai dipendenti di gestire meglio le responsabilità familiari, le analisi dell’organizzazione per individuare particolari esigenze di flessibilità e gli asili nido aziendali.

Alla base di tutto è fondamentale però che all’interno del team di management delle risorse umane vi sia un cambio della cultura aziendale: è necessario modificare la filosofia organizzativa, favorendo la meritocrazia basata sul raggiungimento degli obiettivi e non più sulla quantità di tempo trascorso in ufficio.

Le aziende che garantiscono il miglior work life balance in Italia

Ma quali sono le aziende che già stanno interpretando questa nuova visione organizzativa? Diverse aziende internazionali sono state premiate al World’s Best Employers 2021 per le valutazioni positive ricevute dai propri dipendenti sulla qualità della vita aziendale che riescono a fornire con orari di lavoro flessibili, capacità di venire incontro ai bisogni del lavoratore, ambiente di lavoro sereno e stimolante e tempo a disposizione per se stessi.

Tra queste: al 28°posto in classifica mondiale, c’è la Ferrari seguita dalla De Longhi al 34°. La Ferrari, addirittura è risultata anche tra le aziende più ambite dal 74% dei lavoratori secondo lo studio Randstad Employer Brand Research (uno degli studi di riferimento internazionale più importanti in tema di Risorse Umane).

Questo perché la Ferrari ha applicato politiche di qualità della vita lavorativa importanti. Tra le quali:

  • Salario equiparato tra uomini e donne
  • Atmosfera di lavoro piacevole
  • Stabilità del lavoro

Se si guarda poi alla sola classifica italiana, troviamo Terna al 3° posto per l’alto livello di work life balance.

L’azienda Terna è risultata particolarmente apprezzata dai suoi dipendenti per le seguenti politiche adottate. Vediamole insieme per renderci meglio conto di come l’azienda può contribuire ad un vero work life balance.

Il caso Terna, equilibrio tra lavoro e vita

Caratteristica importante per un buon work life balance è avere la giusta distribuzione delle mansioni nelle ore di lavoro. Fare in modo che non ci siano cioè dei sovraccarichi e che l’orario sia flessibile.

Terna incoraggia molto il lavoro agile, il lavoro ibrido e il part time. Nello specifico il lavoro agile è quello definito in termini anglosassoni “smart working” che abbiamo imparato a conoscere durante la pandemia. Il lavoro agile è un accordo tra le parti per cui il dipendente può lavorare non in sede ma in qualsiasi luogo trovi più comodo, che sia a casa o ad un bar. L’importante è che abbia l’attrezzatura tecnologica necessaria, raggiunga gli obiettivi e non sia sottoposto a rigidi orari.

Molti tendono a confondere lo smart working con il telelavoro ma quest’ultimo si differenzia per due elementi fondamentali:

  • rigidità degli orari di lavoro;
  • possibilità di lavorare solo da casa e non da altre postazioni alternative, come invece accade nello smart working.

Sicuramente, sia il lavoro agile che il telelavoro risultano essere una forma molto utile per chi si trova in difficoltà con la gestione dei bambini piccoli o per chi ha necessità di badare ad un genitore anziano con disabilità. L’azienda Terna ha introdotto allora anche un’altra modalità: il lavoro ibrido.

Ha pensato che, lì dove le persone avessero difficoltà a lavorare da casa (per mancanza di rete internet adeguata, o attrezzatura tecnologica insufficiente o anche solo ambienti non adatti), potessero lavorare in postazioni di coworking specifiche create per loro. Quindi, non in ufficio ma in luoghi dislocati non più lontani di 3 km dalla propria abitazione e attrezzati con tutto ciò che serve per lavorare serenamente.

Altri modi delle aziende di aiutare i dipendenti nel work life balance

Ci sono altri modi in cui le imprese possono aiutare i dipendenti a trovare un buon equilibrio tra gli impegni familiari e professionali. Lì dove i dipendenti sono in sede, ad esempio è di grande aiuto avere:

  • Un asilo nido interno all’azienda.
  • Orari flessibili per un maggior equilibri tra vita lavorativa e personale, sia per la gestione di familiari (minori, genitori anziani) sia per coltivare i propri interessi.
  • Palestra interna all’azienda e aree di svago per dare ai dipendenti zone per rilassarsi e socializzare.
  • Servizi di baby sitting e assistenza per anziani e disabili messi a disposizione dei dipendenti dall’azienda (come avviene ad esempio con la piattaforma innovativa di LianeCare che consente di individuare assistenti familiari selezionati in maniera rapida e intuitiva).

Tutti questi sostegni contribuiscono a rendere i dipendenti più sereni e più produttivi.

Come le Risorse Umane possono generare un buon Work Life balance

Per creare un buon work life integration occorrono dunque tre elementi:

  • Ottimizzazione degli orari.
  • Coinvolgimento delle persone.
  • Progettualità condivisa.

Le Risorse Umane devono cioè comprendere quali sono le necessità dei dipendenti utilizzando anche strumenti come i sondaggi e analisi, individuando le necessità e creando piani aziendali personalizzati, capaci di venire incontro alle problematiche del personale e capaci di creare così anche una maggiore produttività. Solo così sarà possibile creare un buon work life balance per tutti.

In LianeCare suggeriamo a tal proposito il servizio di Audit Care, uno strumento utile per capire come aiutare il personale a gestire le responsabilità di assistenza, profilando in modo puntuale le esigenze per categoria di dipendenti.  L’audit misura infatti quanto questi siano aggravati dal lavoro di assistenza. Un’analisi approfondita, consente di porre le premesse per creare una “cultura del caring”, nella quale non si tema che le responsabilità di caregiver penalizzino la crescita professionale e dove l’azienda riesca a garantire il mantenimento della produttività.

Equilibrio tra lavoro e vita, alcuni consigli da condividere con i dipendenti

Per trovare un giusto equilibrio tra vita personale e professionale, è importante anche:

  • che il dipendente organizzi bene il proprio lavoro, mettendo un punto di arrivo a fine giornata per evitare di arrivare a superare l’orario di uscita a causa di un’attività tranquillamente rimandabile al giorno successivo.
  • Evitare di essere multitasking, aiuta a non trovarsi con tante attività incompiute a fine giornata focalizzando l’attenzione su un obiettivo alla volta.
  • Creare una propria lista di impegni, hobby ed interessi con una certa scadenza settimanale da rispettare.
  • Chiedere aiuto e delegare dove necessario, per rimanere centrati su se stessi evitando di farsi catturare dall’ansia o finire in burnout.

Il Welfare aziendale supporta gli HR nella realizzazione di un migliore Work Life Balance per i dipendenti.

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